Lo sfratto di
Pitigliano è un dolce legato alla tradizione ebraica e a Pitigliano, Sorano e
Sovana rappresenta un dolce tipico del periodo natalizio. Lo sfratto ha una
forma allungata di circa 30 cm di lunghezza e 3 cm di diametro e ricorda un
bastone. Il nome ha un’origine storica e richiama gli avvenimenti del 1622,
quando Cosimo II de’ Medici pose delle restrizioni nei confronti delle famiglie
ebree e creò il ghetto. Agli ebrei, che, fino a quel momento avevano vissuto
liberamente nel paese, fu imposto lo sfratto forzato, che gli ufficiali
giudiziari eseguivano andando casa per casa bussando con forza alla porta con
un bastone. A seguito di questa crudele e discriminatoria esperienza, la
comunità ebraica creò un dolce a ricordo di quell’avvenimento.
Ingredienti
Per la farcitura:
- 700 gr di noci tritate
- 1 arancia più mezza (solo la buccia)
- 300 gr di miele
- 1 bicchierino di Sambuca
Per la sfoglia:
- 6 uova
- 100 gr di zucchero
- 1 bicchierino di whisky
- 800 gr di farina 00.
Per prima cosa iniziamo a preparare il ripieno:
tritiamo le noci e le impastiamo col il miele (precedentemente scaldato a
bagnomaria se di partenza troppo solido), aggiungiamo poi la buccia di arancia
grattugiata e infine il bicchierino di sambuca per avere un impasto piuttosto
denso.
Amalgamiamo bene tutti gli ingredienti e
lasciamo riposare per un po’.
Nel frattempo prepariamo la sfoglia, formando con la
farina la classica fontana e aggiungere le uova nel centro e il bicchierino di
whisky.
Ora il segreto sta nell'amalgamare bene la pasta
finché non diventa liscia e uniforme.
Dopo che la pasta avrà raggiungo la consistenza ideale
prendiamo il mattarello, la stendiamo e formiamo delle strisce lunghe 20 cm e
larghe 10-12 cm circa.
Distribuiamo ora il ripieno sulla sfoglia e poi la
arrotoliamo per formare un bastoncino chiudendo le estremità.
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